بسم الله الرحمن الرحيم

Assalamu alaikum ua rahmatu-Llahi ua barakatuhu
La pace sia su di voi cosi’ come la misericordia di Allah e le sue benedizioni
Tutta la lode appartiene ad Allah, e la pace e la benedizione di Dio (Allah) siano sul sigillo dei Suoi Profeti, Muhammad, sulla sua famiglia e sui suoi Compagni. Testimonio che non c’è divinità all’infuori del solo Dio (Allah), che non ha associati, Egli è il solo ed unico Dio (Allah) e che testimonio che Muhammad è il sigillo dei Profeti, il Messaggero di Dio (Allah), la misericordia che Egli ha inviato per l’Umanità; egli ha invitato la gente verso Allah, col Suo permesso, egli era una luce illuminante.
Vi dirò stasera, com’è stato il mio viaggio: da com’ero, un ex ministro della gioventù cristiana, a come sono diventato adesso. Ci sono molti dossi nella strada, e sembra abbastanza chiaro che prima ero un ministro e adesso sono un Musulmano, e sono qualcosa in più adesso. Quindi in sha’a Llah (se Dio Vuole) abbiate pazienza con me, e spero otterrete qualcosa da questo racconto perché il punto è che alla fine voglio trasmettervi il messaggio che sta dietro la mia storia.
Se viaggiassi in tutto il paese solo per raccontare la mia storia sprecherei il mio tempo. Dipende anche da voi… Molti possono comprenderla da qualsiasi altra parte del mondo.
In sha’a Llah (Se Dio vuole) cominciamo partendo dal principio.
Sono nato e cresciuto a Greenville, in Sud Carolina e sono stato cresciuto dai miei nonni perché quando ancora ero in tenera età, mia madre era andata via e mio padre lavorava fuori, faceva due lavori, quindi ero solo, io e i miei nonni. I miei nonni erano tradizionali conservatori… Cristiani del Sud, conservatori, osservanti come dicono loro. Loro erano nati molto conservatori… Poi sono rimasti molto molto conservatori nei loro ideali, nelle loro ideologie, nei loro modi, potete capire… Proprio come sentite di molte persone, che sapete, sono impostate a modo loro. Ecco, così erano i miei nonni, del tipo: Questo è il nostro modo, lo abbiamo fatto in questo modo, tu l’hai fatto in questo modo, ogni singolo giorno, e così era! Eravamo molto religiosi, nel senso che andavamo in chiesa la domenica, andavamo in chiesa la domenica sera. Io andavo in chiesa il mercoledì e nel cristianesimo questo era considerato molto religioso.
Fatto sta che non era difficile per noi andare in chiesa e non era difficile per mia nonna trascinarmi in quel posto ogni domenica; essendo un bambino sentivano che questo era ciò che dovevano fare, perché la chiesa era due case più giù rispetto a casa mia. C’erano due case, poi c’era la chiesa. Quindi, non era difficile per loro trascinarmi in chiesa ogni domenica. Da bambino ho odiato la chiesa, per il semplice fatto che, come sapete, ero stato educato con l’impostazione della chiesa Metodista Unita. La Metodista è, per chi di voi lo sappia, una chiesa molto tradizionalista. Non è come si pensa, che io posso urlare, gridare dentro alla chiesa e fare tutte quelle cose che conoscete, ma semplicemente una volta lì si ascolta il predicatore, ci si alza e si canta, poi ci si siede nuovamente e si ascolta il predicatore, ci si alza e si ricomincia a cantare, poi ci si risiede e si ascolta il predicatore. E questo è tutto. Questo è tutto quello che accade, tra i banchi fatti di legno; questi sono duri, sei stanco di star lì seduto, ti senti armeggiato. Stavo lì e giocavo con i soldi che mia nonna mi dava da mettere nel piatto delle offerte, questo è quello che ricordo delle chiese da bambino.
La cosa che ricordo, è il fatto che mi piaceva della chiesa, si trattava della scuola domenicale. La scuola domenicale era qualcosa che mi piaceva perchè quando c’era la scuola di domenica potevo dipingere e disegnare; imparai così come Nuh (Noè) costruì l’arca, come Musa (Mosè) separò il Mar Rosso… Sapete, tutti quei disegni dai quali si imparano le storie di quando Mosè liberò i figli di Israele dall’Egitto e la storia di quando il Mar Rosso aprì, sapete, la storia di Nuh e l’Arca, la storia di Talut e Jalut (Davide e Golia)… imparai tutte queste belle storie alla scuola domenicale. Questo è fondamentalmente come è stato, queste sono le cose che sapevo sul cristianesimo. Si trattava principalmente delle storie che avevo imparato alla scuola domenicale perché in verità io non avevo mai ascoltato il predicatore durante le messe, così questo è tutto quello che sapevo sul cristianesimo. Così era allora; questa era la norma.
Il tradizionalismo in casa mia, solo per farvi un esempio perchè comprendiate il livello di tradizionalismo che c’era, parlando di questioni generali. Lasciatemi dire di quando avevo 12, 13, 14 anni, e iniziai davvero a capire, a notare le donne; in realtà non pesavo che elle avessero delle malattie, ma volevo scappare da loro ogni volta che le vedevo. Diciamo che però volevo anch’io invitare una ragazza o qualcosa del genere. Ma questa una questione talmente seria per mia nonna che ho dovuto fissare un appuntamento con lei per farle sapere che questa ragazza stava venendo a casa mia. Ci dovevamo sedere nel salotto formale, che nel Sud -non so come sia qui- c’è la sala da pranzo e c’è anche il soggiorno formale con tutte le cose belle, dove non si può di solito entrare, a meno che non si è in compagnia e pure mia nonna si doveva sedere nella stessa camera con noi, oppure nella cucina da dove poteva vedere direttamente dentro la camera.
Voglio dire, questo è proprio come ho vissuto a casa mia e come mia nonna e mio nonno sono stati. Erano molto severi. Erano molto affettuosi ma c’erano delle regole ed erano inflessibili in questi loro ruoli ed essi non cambiavano atteggiamento.
Quindi questa è stata la mia educazione da piccolo. Vorrei dire, che attorno all’età di circa 12, 13, 14 anni… e oltre i 13, 14 ho iniziato ad andare ai corsi giovanili il sabato sera, presso la mia chiesa. Questi erano rivolti ai giovani di età superire ai 12 anni. I servizi per i giovani si svolgevano in palestra ed erano totalmente diversi rispetto a quelli fatti in chiesa. Nei servizi per la gioventù noi andavamo e giocavamo a basket, giocavamo a pallavolo, a tirare la palla, sapete, abbiamo giocato ogni genere di sport. Abbiamo mangiato la pizza, le torte e le caramelle e tutte le cose che piacciono ai ragazzi.
Alla fine il ministro della gioventù finì col diventare il mio vicino di fronte, dall’altro lato della strada quando io avevo 14 anni lui ne aveva 17.
Lui era il ministro della gioventù, così ogni tanto si sedeva con noi per offrirci 30 minuti di lezione sul cristianesimo e su qualche altro argomento che riguardava Dio, come voi sapete. Lui ci faceva un sermone di 30 minuti e via; è così che eran fatti questi servizi. Andando a questi servizi per la gioventù, incontrai altri ragazzi che frequentavano aloro volta altri servizi per la gioventù ed essi mi invitarono ad altri servizi giovanili per Cristo e a prender parte ad altre iniziative che si svolgevano in Sud Carolina.
Così ho iniziato ad andare ai ritiri, in campeggio, nei viaggi con loro, ed è così, ed è per questo che potrei dire che cominciai a diventare un cristiano senza volere. Sono diventato un cristiano perché ho voluto, e non perché era qualcosa che ero stato trascinato a fare. Io in realtà, volevo essere cristiano. Questo era qualcosa che io volevo fare. Ho fatto la mia scelta, ed è stata una decisione mia quella di diventarlo.
Così quando ho compiuto 15 anni, ho iniziato ad andare al liceo. Ero ancora una matricola al liceo e il mio migliore amico che era il giovane ministro, era il più anziano al liceo e ricordo che abbiamo avuto un rapporto molto stretto perché io non avevo ancora la patente, quindi per andare a scuola andavo sempre con lui, ogni giorno. Questa era una grande cosa per me: arrivare a scuola con uno studente più grande, specialmente perchè lui aveva una nuova… Cioè non era una macchina proprio nuova, ma lui aveva una Mustang 67 restaurata, ed io sono sempre stato un appassionato di macchine quando ero un ragazzino.
Dunque abbiamo avuto un rapporto molto stretto, e non avevamo molti amici perché entrambi i nostri genitori, essendo molto simili, non ci permettevano di fare molto. Quindi passavamo molto tempo l’uno con l’altro. Quando sono diventato uno studente del secondo anno, lui si è diplomato ed ha iniziato a frequentare la Bob Jones University.
Non so se questo suoni come un campanello a chiunque, ma la Bob Jones University è un grande e prestigioso College Cristiano Conservatore in Sud Carolina. È probabilmente il più conservatore tra i college che io abbia mai visto. L’Istituto Moody è conosciuto come uno dei più famosi in questo posto fino a Chicago, ma la Bob Jones è conservatrice al punto che quando si tratta di uomini e donne… Agli uomini e alle donne non è permesso fermarsi a parlare assieme nella stanza nel caso non siano sposati.
Era vietato tenersi per mano nel campus. Gli uomini dovevano indossare camicie con bottoni a pressione, o camicie polo infilate dentro ai pantaloni oppure jeans e le donne dovevano indossare delle gonne ma non i jeans. Le gonne dovevano arrivare alla caviglia e le camicie dovevano avere le maniche lunghe fino al polso e questo era solo una parte delle linee guida della Bob Jones University. Voi sapete che in quel posto, non si possono fare delle feste o bere. Non è consentito che nulla di questo accada nella Bob Jones University.
Quando egli iniziò ad andare lì, mi disse che la materia principale era critica testuale. La critica testuale era probabilmente come gli anelli nel grano, tutti tentano di spiegarli. Dunque per poterli spiegare in dettaglio, probabilmente ti occuperebbe per intero un’altra conferenza; ma solo per farvi un breve riassunto di quello che è realmente la critica testuale, questa prevede che si prendano gli antichi manoscritti della Bibbia, i pezzi di pergamena che sono stati ritrovati in tutte le parti del mondo.
Ed egli (il mio amico) doveva imparare l’ebraico, il greco, l’aramaico e il latino. Sapete, sono le lingue con cui sono state scritte queste pergamene che sono state ritrovate, e lui doveva prendere quelle Scritture e cercare di scoprire da dove fossero arrivate. Questo perché ci sono delle variazioni in molte versioni differenti della stessa pergamena. Diciamo per esempio che hai il capitolo uno di Matteo della Bibbia. Ci potrebbero essere cinquemila diverse varianti nella lettura del capitolo uno di Matteo in sei lingue. Così, lui doveva andare a prendere tutte queste varianti ed esaminarle, e attraverso queste cercare di scoprire perché ci sono così tante variazioni nelle letture e poi determinare quale di queste fosse l’originale.
Non è un compito facile come sembra, il fatto di capire quale può essere la più antica pergamena o quella che probabilmente è una tra le più originali. Questo non è un caso, poiché gli originali non ci sono.
Si potrebbe avere una pergamena che è la pergamena più antica del gruppo, ma potrebbe essere una copia di una copia di una copia di una copia di una copia di una copia carica di errori e poi si potrebbe avere una nuova pergamena dalla serie che potrebbe essere stata copiata, una sola volta da una copia originale o due volte, o la seconda da una copia originale che rende quindi la nuova pergamena più originale di quella più vecchia. Quindi non è un campo molto facile nel cui addentrarsi.
Così lui iniziò a studiare critica testuale. Ed essendo io il suo migliore amico, iniziai a studiarla con lui, ed ogni volta che lui faceva i sui compiti o sistemava i documenti di ricerca sapeva che io ero lì con lui, e ogni volta che aveva un compito, mi faceva sempre leggere i suoi appunti, e quando finiva di scriverli li passava a me.
Egli mi passava tutti gli appunti di ogni libro di testo, appena aveva finito di studiarli me li dava. Ho iniziato così ad imparare un po’ di greco. Imparai un po’ di ebraico. Così sono diventato… sono iniziato a diventare un laico nella critica testuale ed ho frequentato la Bob Jones University già nel mio secondo anno (di liceo), questo anche se avrei dovuto aspettare ancora tre anni per entrare nella Bob Jones.
Quando ho compiuto sedici anni, quasi diciassette, il mio amico è venuto da me un giorno e mi ha fatto una domanda sulla quale non avevo mai realmente meditato. Mi ha domandato: “Hai letto la Bibbia?” Io ho risposto: “No. In chiesa – voglio dire – sì, tutti abbiamo letto la Bibbia in chiesa, sì… l’ho conosciuta”. I nostri genitori ce la fanno aprire e guardare, e negli studi biblici, ho frequentato i Giovani per Cristo. Avevamo la Bibbia, studiavamo e leggevamo alcuni passaggi e poi di quei pochi passaggi, ne parlavamo per due ore circa”.
Ma egli disse: “No, no! Hai mai “letto”? Sai, alla stessa maniera di come si legge un libro… Dall’inizio alla fine”. Dissi: “No. Voglio dire, io non conosco nessuno, dico nessuno, che abbia mai letto dall’inizio alla fine la Genesi 1:1, Non conosco nessuno che abbia fatto questo!”. Ma questa, alla fine, è la Parola di Dio, come viene insegnato a tutti noi. Questo è il nostro libro delle istruzioni per vivere sulla terra, perché dunque non lo abbiamo mai letto?!! Sai perché non abbiamo letto questo libro? A quel punto gli dissi: “Questa è davvero una bella domanda”. Mi aveva lanciato una sfida fondamentale per entrambi, mi disse: “Cominciamo dall’inizio, con la Genesi 1:1 e leggendo la Bibbia vediamo che cosa ci dice Dio. Perché questa è l’ultima parola di Dio, che ha ispirato due uomini, per istruirci. Così, vedremo cosa ci dice Dio. Se Dio può parlare al predicatore attraverso questo libro, perché non può parlare a me?”. Gli dissi che aveva ragione. E che si trattava di una buona idea. Dissi che avevo un sacco di tempo a disposizione, ma in realtà non avevo realmente la possibilità di fare molto. Comunque dopo la scuola mi son detto, io devo leggere la Bibbia.
Ero un po’ ingenuo, come lo sono ancora i quattordicenni, i quindicenni, i sedicenni. Così, cominciammo a leggere la Bibbia. Decidemmo di iniziare dalla Genesi 1:1 questo è quello che abbiamo cercato di fare. Questo è stato il tentativo che abbiamo fatto, è stato quello di non tenere in considerazione quello di cui avevamo sentito parlare in merito al cristianesimo, ma di aprire la Bibbia e fare come se avessimo appena trovato questo libro nel deserto e vedere per davvero che cosa ci diceva, di lasciarla parlare a noi. Così, abbiamo iniziato la Genesi 1:1 ed abbiamo iniziato a leggere la Bibbia. Sapete, abbiamo affrontato alcune parti assieme, ma la maggior parte le ho lette da solo, perché sono un lettore molto, molto veloce. Questo è il motivo per il quale ho deciso di leggerla per conto mio.
E mentre leggevo la Bibbia ho cominciato a notare le storie che avevo imparato durante la scuola domenicale. Ho iniziato a leggere la Genesi… Tutti noi conosciamo questa storia. Poi abbiamo iniziato a leggere il Deuteronomio, l’Esodo… Conosciamo tutti le storie di Musa (Mosè), la storia di Nuh (Noè), la storia di LOT e Ibrahim (Abramo) e tutte le altre storie, ma ero incredibilmente e sorprendentemente scioccato da alcune delle storie che lessi, che riguardavano le stesse persone che avevo imparato a conoscere durante la scuola domenicale.
Giusto per intenderci, e questo è stato un grande Testamento che Allah ha mantenuto, attraverso l’invio dei profeti e dell’Islam affinché venisse completata e perfezionata la religione (il Deen) attraverso il Qur’an.
Se avete letto di Noah (Noè) nella Bibbia. C’è la storia di Noè che salvò l’umanità dal diluvio con l’Arca e tutto il resto. Questa storia è presente nella Bibbia. C’è anche un altro aspetto della storia di Noah (Noè) che molte persone non conoscono, a meno che non si siano effettivamente presi il tempo di aprire e leggere la Bibbia. Questo non c’è in nessuna predica di nessun Papa, ovunque venga fatta, la nostra Bibbia dice che Noah (Noè) era un alcolizzato.
Questo è il ritratto che fa la Bibbia di Noah (Noè pace su di lui)… che era un alcolizzato. Era un “ubriacone”, questo è il termine usato nella Bibbia, che si trattasse di un uomo dedito all’alcool.
Io sono un grande psicologo e la mia specialità sono proprio le malattie mentali. E l’alcolismo fa parte di queste malattie mentali che io riconosco vedendo gli effetti dell’alcool sui genitori di un mio amico. So che se qualcuno è veramente dipendente dall’alcool da lungo tempo… Allora è seriamente dipendente dall’alcool, ed è difficile per una persona dipendente dall’alcool fare dalle 9 alle 5 mansioni contemporaneamente: lavorare al McDonald’s, preparare hamburgers… Tanto meno costruire un’arca per salvare l’Umanità da un’alluvione, ciò non è possibile che sia mai accaduto.
Allora mi sono fermato per un momento nella mia lettura e ho detto: “Noah (Noè) era un alcolizzato! Sapete!!”. Mi ha dato fastidio per un minuto, ma dopo sono saltate fuori delle cose nella mia mente… Se Noè era un ubriacone, come poteva sapere che Dio stava parlando con lui, perché tu sai che io ho visto alcune persone che alcolizzate, si riconoscono… Uno si era appena addormentato nella mia ciotola di cibo per cani l’altra notte, sbavando, e tu adesso mi stai dicendo che parlava con Dio la scorsa notte. Capirete che non c’è nulla di razionale, non ha senso per me che un alcolizzato per la strada venga da voi a dirvi che Dio ha parlato con lui, sapete che nessuno darebbe a quell’uomo alcuna credibilità.
Quest’uomo non è credibile per nessuno. Così non ci ho prestato troppa attenzione. Questa parte mi ha preso, ma mi son detto, sai cosa… Devo andare avanti perché c’è una cosa che non si fa nel cristianesimo, e vi dirò di cosa si tratta in un secondo momento, quando comincerò a parlarne.
Poi mi sono imbattuto in una delle storie di LOT (pace su di lui) e sappiamo tutti la storia di Sodoma e Gomorra e queste storie. Ma c’è un’altra storia molto contorta nella Bibbia su Lot e sulle sue figlie. C’è una storia di Lot e delle sue figlie nella Bibbia che afferma che la figlia di lui, lo abbia fatto ubriacare una notte e lo abbia sedotto commettendo assieme a lui un incesto! Questo Dio lo proibisce! Questa è la Bibbia. Questa è la Bibbia con le storie dei profeti di Dio. La persona che ha salvato la sua famiglia da Sodoma e Gomorra. Questa è la storia che c’è nella Bibbia.
Così , mi stavo come risvegliando… Quella stava diventando una realtà… Vi era una “cattiva abitudine” che stava diventando visibile, e questa “cattiva abitudine” che avevo visto era ricorrente, si trovava più volte in questa Bibbia. Quindi capirete che dopo cominciai a leggere più velocemente… Stavo attraversando qualcosa che andava oltre… Dovevo sapere di più driguardo a queste storie sui Profeti, e scrutare la storia per vedere se ne esistevano altre; scoprii che c’erano alcune storie nella Bibbia che non hanno un limite di età (come dire da bollino rosso), ma non sono adatte per poterne parlare a chiunque. Sapete che serve una scheda che attesti di avere 18 anni per poter raccontare queste storie.
Così, quella che ha attirato, più di tutte, la mia attenzione è stata la mia storia preferita nella Bibbia. Questa era quella di “Davide e Golia” (Daud e Jalut). Quella era per me la storia più intrigante, perché non solo veniva detto nella Bibbia che Davide era un uomo molto piccolo e Golia era un uomo molto grande e questo l’ho trovato molto interessante perché sono sempre stato molto basso di statura e siccome ero un bambino molto basso pensai che questa fosse una storia molto bella per me, e proprio per quel concetto di andare avanti, iniziai a leggere a proposito di Davide (Daud). E ci sono storie molto belle su Davide (Daud) nella Bibbia, lo sono effettivamente, ma c’è una storia di Davide (Daud) nella Bibbia che mi ha scioccato, ha sconvolto la mia anima, ed è una storia di tre persone…
Ci sono tre persone in questo dramma, si tratta di Davide, Betsabea e Uria. Si racconta che Davide vide questa donna di nome Betsabea. Lei era una delle più belle donne del suo tempo, e le era capitato di dover sposare uno dei comandanti del suo esercito chiamato Uria. Ma Davide quel giorno decise che non era in grado di resistere alla tentazione di stare con quella donna, Betsabea, e così decise di farlo… Egli commise adulterio con lei consapevole di ciò che aveva commesso, egli decise di provare a coprire i fatti ed inviò una lettera ai generali del suo esercito dicendogli che quando la battaglia sarebbe diventata feroce si sarebbero dovuti tutti ritirare indietro ed abbandonarevUria in modo che così facendo egli sarebbe stato ucciso e quando fosse morto, egli avrebbe potuto sposare Betsabea, senza compiere un danno o uno sbaglio.
Così, Davide passò dall’essere l’uccisore di Golia, l’eroe per gli uomini ad un adultero, un vigliacco e un assassino. Questo è stato ciò che ha realmente attirato la mia attenzione e mi son detto: “Resisti adesso”! C’è qualcosa che non va e c’è qualcosa che tutto questo mi trasmette… Mi son detto: “Dato che per me, i Profeti di Dio, nella mia mente, erano persone da cui bisognava prendere esempio; le persone di cui avrei dovuto seguire l’esempio, avrebbero dovuto essere, si suppone, migliori di noi, per poterli seguire ed imitare. Invece qui si stanno rivelando essere peggio di alcune persone che vedi tra i più ricercati d’America.
Davide era qualcuno che se io avessi saputo solo questo di lui, per come è scritto nella Bibbia, se lo avessi visto scendere per strada sarei passato dall’altra parte della strada e avrei chiamato il 911 perché su di lui ci dovrebbe essere una taglia per qualcosa. Questo è ciò che pensai nella mia mente, quest’uomo non è un uomo d’onore, d’esempio per tutti!
Ok! Ha ucciso Golia, ma sì, ha ucciso anche questo ragazzo, Uria, per poter essere in grado di commettere adulterio con sua moglie. E facendo così, avrebbe commesso un peccato cardinale nel Cristianasimo. Così cominciai a pormi delle domande. Questo è l’unica cosa che non si fa nel cristianesimo, e come potevo non pormi delle domande, soprattutto su questioni come questa.
Così sono andato dal mio pastore e ho iniziato a fargli delle domande: “Cosa sta succedendo qui? Pastore, c’è… un’abitudine ricorrente troppo brutta per questi uomini nella Bibbia. Che affari sono questi?!”. Mi ricordo che mi disse la stessa cosa che quasi ogni pastore, ogni superiore… ogni persona con cui io abbia parlato di questo mi disse, uguale uguale, stessa risposta, quasi come se fosse una risposta programmata.
Mise la sua mano sulla mia spalla e disse: “Fratello Joshua, non lasciare che un po’ di conoscenza rovini la tua fede, perché tu non sei giudicato per la tua conoscenza, ma sei giudicato per la tua fede. Poi costoro mi citavano alcuni versi come se fossi io a non capire… Sai Paolo era… giustificato dalla fede e Gesù Cristo…”. Lui sapeva già che doveva citarmi tutta quella serie di cose, come se fosse pre-programmato, come se fossero già programmate dai loro pastori per quando si fossero imbattuti nelle persone che avrebbero potuto porgli queste domande… Ed ecco la risposta.
Sapete, ho detto: “Io non conosco quello che sa lei pastore. Tutto questo sembra solo un po’ strano”… Così mi disse: “Lascia che ti dica una cosa. Quello che stai leggendo è l’Antico Testamento e si riferisce al patto di Dio con i figli di Israele. Erano un popolo diverso, di gente folle e molto testarda. E Allora, perché non passare al Nuovo Testamento? Nel Nuovo Testamento si trova la Nuova Alleanza, quando loro erano sotto Gesù Cristo. Ti prometto che le cose cambieranno e andrà meglio”. Ho detto: “Va bene, perfetto”.
Così, lessi tutto quello che c’era e andai avanti fino alla fine arrivando ai Molokai, poi iniziai il Nuovo Testamento. Così, mi sono aperto la porta da solo, e sono andato avanti! Sapete che avrei di nuovo iniziato tutto da capo, ma ci sono un paio di cose che io avevo imparato dal Vecchio Testamento, che volevo tenere a mente quando avrei iniziato a leggere il Nuovo Testamento. Ho imparato, numero uno:
– Dio è uno, in un senso unico.
Questo è quello che ho imparato dal Vecchio Testamento. Che Dio è uno, in un senso unico singolare. Questo è detto più e più e più e più volte molto chiaramente nella Bibbia. La natura di Dio è unica -questo è molto chiaro nel Vecchio Testamento- e il fatto che Egli fosse molto geloso del Suo culto.
Ogni volta che i figli di Israele si rivolgevano a qualcos’altro diverso da lui Egli li puniva e subivano ristrettezze nella loro vita. Questo è quello che ho imparato ed è semplice per me comprendere come Dio ha trattato i figli di Israele. Io detesto usare questo per iniziare un confronto, ma è quasi come se uno, uno di noi o uno fuori… Dio non voglia! Spero di no. Che questi dica… Noi siamo qui per rapinare una banca. Se vai a rapinare una banca vai in prigione per lungo tempo. Per ogni giorno, quando ti svegli… Immagini che il carcere si trasformi e appaia come la Hilton a Los Angeles. Non c’è dubbio. Ma questa probabilmente sarà scura, cibo cattivo, freddo, tute arancioni, niente brave persone, il tutto compreso in nove metri.
E la ragione di questo, sappiamo che non è solo psicologica. Questo, si suppone dovrebbe servire come promemoria all’inizio di ogni singolo giorno, in cui questa persona si sveglia e si alza trovandosi in carcere. Questa persona dovrebbe ricordarsi ogni singolo giorno il motivo per il quale si trova in carcere, perché ha commesso un crimine sapendo di correre questo rischio.
Questo è il messaggio che viene descritto di questa persona che si trova in carcere. Così, allo stesso modo, quando i figli d’Israele continuavano a ribellarsi a Dio, il loro stile di vita cadeva nelle ristrettezze. Avete studiato la legge di Geremia, la più strettamente religiosa. Nella legge si possono trovare, tutte le cose buone di cui godiamo come musulmani anche quando vengono menzionate le leggi alimentari, come i benefici di alcune parti della carne che ci è permesso mangiare. Essi non potevano avere queste cose. Questi sono i limiti che gli furono imposti. Perché? Perché Dio (Allah) ha voluto ricordare loro ogni giorno: “Io sono Allah. Io sono il tuo Dio. Tu mi adorerai, Io gestisco questo, non te”. Ho capito ciò dalla lettura del Vecchio Testamento. Questo è un concetto che avevo incontrato.
Così, ho iniziato con il Nuovo Testamento: Matteo, Marco, Luca e Giovanni. Un’altra cosa che ho fatto quando ho iniziato a leggere la Bibbia, è stato… Se andate da Barnes & Noble (il più grande venditore al dettaglio di libri degli Stati Uniti). Diciamo, che andate da Barnes & Noble, per prendere un libro dallo scaffale. Qual’è di solito la prima cosa che guardate? Il titolo. Poi la prossima cosa, l’autore. Vuoi conoscere il titolo e l’autore. Qual’è il nome del libro? Chi l’ha scritto ? Se fate questa prova con ogni singolo libro della Bibbia ottenete un titolo e nessun autore. Autori sconosciuti oppure l’autore appare così e così… Oppure recepiamo che questo così e così, potrebbe aver scritto questo che conoscete Diciamo che solo per quel che riguarda l’Esodo, dicono che Mosè scrisse l’Esodo… ma se si leggono alcune parti dell’Esodo si capisce che egli non poteva aver scritto tutto l’Esodo perché nell’ultima parte dell’ Esodo, Mosè muore dunque la parte della sepoltura e di Giosuè è stata scritta dai figli di Israele. Adesso, a meno che Mosè non fosse stato un profeta in grado di scrivere qualcosa dopo la sua morte; lui non ha scritto queste cose. Così quando si va in Matteo, Marco, Luca e Giovanni…
Io voglio sapere chi è Matteo? Chi è Marco? Chi è Luca? Chi è Giovanni? E perchè il Vangelo viene chiamato “secondo Matteo”? La cosa brutta è che nessuno lo sa. Nessuno sa perché nessuno collega i loro nomi a queste cose. Nessuno studioso della Bibbia con la mente a posto vi dirà che sappiamo per certo che Matteo, così e così, ha scritto questo, che Marco, così e così, ha scritto questo; che Luca, così e così, ha scritto questo; che Giovanni, così e così, ha scritto questo. Non è così. Queste sono informazioni sui fatti e noi non sappiamo chi ha scritto queste cose.
Così, io sapevo chi non era stato… Perchè qualcuno ha scritto questo libro? Si suppone che questo sia stato tramandato di generazione in generazione e si suppone che le persone abbiano ascoltato questa Parola ispirata da Dio per guidare l’umanità, e nessuno ha deciso di riportare chi l’ha scritto?! Ma iniziai ugualmente a leggerlo e lì iniziai a notare delle cose sugli insegnamenti di Gesù Cristo, che non erano quelli che avevo imparato in chiesa.
Quando Gesù parlò, parlò della natura di Dio, e quando parlava della natura di Dio, era la stessa natura di Dio che avevo trovato nell’Antico Testamento. Gesù ha detto molte volte che Dio è uno. Dio è unico. Ed è anche citato dalle Scritture Ebraiche: “Ascolta Israele il Signore tuo Dio è uno”; quando gli è stato chiesto: “Qual è il più grande comandamento?”, gli è stato chiesto del più grande comandamento. Egli ha detto: il più grande comandamento -e ogni musulmano dovrebbe capire questi due concetti. Questa è una novità per voi- il più grande comandamento è amare il Signore Tuo Dio con tutto il tuo cuore, con tutta la tua mente, con tutta la tua forza, e poi amare il prossimo come ami te stesso. Egli ha detto il resto appendetelo su questi due concetti che noi conosciamo.
Nell’Islam, noi abbiamo chiaro il Creatore e abbiamo chiara la creazione. Quindi questo era il concetto che lui ci stava insegnando. Ha anche detto, in Giovanni 05:17… Questo è stato talmente chiaro per me, più di qualsiasi altra cosa che potesse essere. Questa è la vita eterna, che loro potessero sapere chi è l’unico vero Dio, l’unico vero Dio, e che Gesù Cristo è stato inviato.
Quando si legge questo in greco ed aramaico, è quasi esattamente uguale al nostro: (La ilaha illa Allah) non c’è dio se non Allah, Mohammed è il Suo Messaggero. Adesso conosco l’arabo e capisco questo, che è molto simile, le due dichiarazioni sono simili. Sì, in effetti c’erano alcune dichiarazioni implicite riguardo agli Ebrei, che potevano implicitamente, se avessero avuto la vittoria, separarsi da ogni altra cosa.
Potete forse affermare che Gesù si stava affrettando per cercare di rivendicare qualche divinità o qualcosa per se stesso? Posso dire invece, dato che conosco un po’ di psicologia ed ho fatto anche un po’ di legge, che una dichiarazione implicita non può scavalcare una dichiarazione esplicita e la dichiarazione esplicita dunque ha sempre la precedenza.
Quindi, se Gesù ha detto che Dio è uno, e -ironicamente- possa egli aver alluso al fatto che Dio poteva essere più di uno, quando poi è arrivata l’affermazione chiara su questo, allora questa ha priorità su ogni singolo tempo.
Quindi, questo è quello che ho trovato attraverso il Nuovo testamento. Ho anche trovato che Gesù ha insegnato come ottenere la salvezza. Ma questa salvezza che egli ha insegnato, si realizzava obbedendo a Dio e seguendo i comandamenti. Questo era il suo movente per la salvezza. Un uomo gli chiese: Buon Maestro, dimmi come posso ereditare la vita eterna?
Egli disse: Segui i comandamenti. Seguite i comandamenti. Anche lui… In Matteo, che era così sincero a riguardo, ha detto che facendo così -seguendo il minimo di questi comandamenti- e insegnandoli, chi avesse fatto almeno questo sarebbe stato chiamato grande nel regno dei cieli, e chi non avesse fatto questo, trasgredendo al minimo di questi comandamenti ed insegnando agli uomini a fare così, sarebbe stato chiamato il più piccolo nel Regno dei Cieli.
Quindi, da questo ho capito molto chiaramente che Gesù parlò di Dio nella stessa natura presente nel Vecchio Testamento. Egli ha insegnato che la vita e la salvezza stanno nell’ adorare Dio e nel seguire i Suoi comandamenti. Questo è quello che ho capito. Matteo, Marco, Luca e Giovanni sono molto chiari su questo. Voi conoscete le altre cose, come “l’unico Figlio generato”, le conosete ma queste cose non erano scritte in rosso, quindi io non do a loro tanto peso come ho fatto per le parole reali che Gesù Cristo aveva detto dalla sua bocca.
Così, ho letto Matteo, Marco, Luca e Giovanni… tutti uguali per me. Mi son detto, pensando tra me e me questo non è quello che mi è stato insegnato sul cristianesimo. Sai, ci hanno insegnato che Dio è uno di tre, 3 in 1, e sapete tutti che sommando 1, 1, 1 si ottiene tre, sai: padre, figlio e Spirito Santo. Gesù è morto sulla croce per perdonare i nostri peccati.
Sapete, c’è un’altra cosa che ho notato dal Vecchio Testamento, e questa è una bella lezione per i musulmani perché questa questione viene trattata sempre, soprattutto quando si fa da’wah (predicazione). Non ho mai messo insieme due più due fino a quando non c’ho sbattuto contro e ho iniziato a leggere la Bibbia ancora una volta…
Dato che volevo sapere il perché gli ebrei volevano così male a Gesù, tanto da volerlo crocifiggere… Così male che lo avrebbero assalito ovunque lo avessero incontrato, lo avrebbero ucciso per strada. Eppure lui non è che appartenesse a diverse tribù come presso gli Arabi. Mi son chiesto, perché non lo hanno solo ucciso? Perché erano stati così determinati e accaniti, tanto da dire ai loro soldati di ucciderlo, quasi come fosse una cosa da nulla… Essi volevano avere la certezza che sarebbe stato ucciso.
Adesso ho capito il perchè. Gesù aveva una missione e la missione era quella di condividere Dio col mondo. Paolo era anche stato furbo nella sua lettera ai Galati, quando dovette spiegare cosa significava il fatto che Gesù dovesse essere crocifisso? Gli ebrei volevano crocifiggerlo. Paolo ha detto che la crocifissione è stata la pietra d’inciampo per gli ebrei, ed ha spiegato nella lettera ai Galati che Gesù Cristo – e in questo modo ha cercato di girarci attorno per spiegarlo – era stato maledetto per noi, e per rimuovere a noi questa maledizione di Allah (Dio) si è preso carico di questa maledizione al posto nostro, questo è scritto nell’Antico Testamento, e tutto si riconduce all’albero maldetto.
Così, sono tornato a studiare l’Antico Testamento; in mi resi conto che le persone in prigione che venivano crocifisse erano considerate come se ci fosse una maledizione su di loro. Devevano aver fatto qualcosa di molto serio per venire crocifissi; dato che veniva detto che questo era considerato una maledizione di Dio. Questo faceva parte della loro legge: quando qualcuno veniva crocifisso, era perchè quella persona era maledetta. Quindi, ovunque fossero seppelliti questi criminali, nei cimiteri in Israele, in Gerusalemme, in Palestina, ovunque c’erano stati di questi criminali che venivano crocifissi. Questa era considerata una maledizione terrena. Questo era considerato un fatto terreno, dunque non dovevano stare qui e non potevano fare niente qui perché queste persone erano maledette da Dio.
Quindi ho cominciato a mettere insieme due più due e sono giunto alla conclusione che non è che loro volessero solo uccidere Gesù, perché loro potevano solo ucciderlo ma volevano innanzitutto smentire chi egli fosse. Questo era il loro punto, smentire chi fosse questo uomo… Che diceva di essere il Messia. Volevano confutarlo, e sapevano… che se avessero potuto crocifiggere Gesù, avrebbero dimostrato che egli non poteva essere il Messia.
Egli non poteva essere un Messia, altrimenti non sarebbe stato possibile crocifiggerlo… E anche se lui lo fosse stato, potevano ancora usare la loro forza per crocifiggerlo, a scapito del suo messaggio. Quindi hanno capito e sapevano questo ed è per questo che hanno voluto crocifiggerlo. E questo è esattamente il motivo per il quale Allah (Dio) lo salvò da loro. Dato che loro non sanno il perché… Allah lo salvò dalla crocifissione.
Lo salvo perché questo faceva parte della Sua legge, ed egli non poteva essere crocifisso secondo la Sua legge, perchè egli aveva detto di essere venuto per far rispettare la Sua legge, per metterla in atto. Pertanto, come avrebbe potuto essersi maledetto in base ad esso [al suo messaggio]? Ed è per questo che egli non aveva intenzione di darlo a qualcuno e chiedere a Dio di sollevarlo da sé stesso, perché con questo lui sapeva che avrebbe potuto pregiudicare quello che era stato il suo messaggio, con la crocifissione.
Così, cominciai ad osservare tutte queste cose ed è così che iniziai a prendere in mano e a leggere il libro degli Atti e iniziai a leggere gli scritti dell’apostolo Paolo, e vidi che le cose andavano da questo a questo… andavano da una via a un’altra via. Tutto veniva completamente capovolto come un girare attorno a tutti gli insegnamenti passati che invitavano ad obbedire a Dio e ad adorarlo, facendo invece seguire la legge di adorare Gesù Cristo, abolendo così completamente la vera legge. Paolo scrisse ai Galati, dicendogli anche: “O voi stolti Galati perché state ancora seguendo questa maledetta legge? Gesù Cristo ha preso a sè la maledizione, per rimuovere noi dall’afflizione di questa maledizione”…
Così, mi son detto: Ma quando Gesù ha detto un paio di libri prima di questo che chi mai trasgredirà anche ad uno solo di questi minimi giuramenti, sarà il più piccolo nel Regno dei Cieli, e lui come un Papa stava insegnando ad avere speranza in questo Vangelo per abolire la legge…
Così, mi sono chiesto: “Cosa sta succedendo qui?”. Ho iniziato a chiedere al mio pastore, ed egli mi disse che stavo navigando in acque profonde… “Tu lo sai che adesso stai cominciando a mettere in discussione il Nuovo Testamento. Hai davvero qualche problema”. Hanno anche pensato che potessi essere posseduto, e tutti i tipi di cose.
Così vi era per me un grande conflitto in corso, da un lato tra me e il mio amico che mi aveva portato a questo attraverso il suo docente di critica testuale, un professore, e ciò che quest’uomo mi aveva detto distruggendo la mia fede nel cristianesimo.
Dico sempre che dubito che sia molto felice, sapendo che giro per il mondo diceno alla gente che una domanda di un professore della Bob Jones University ha distrutto la mia fede nel cristianesimo… Ma lo ha fatto. Perché quando gli ho chiesto: “Cos’è stato che ha portato a tutte queste contraddizioni?” Sapete che nell’Antico Testamento, ci sono molte contraddizioni. Se avete studiato la lingua ebraica lo potete capire… Quando leggete un po’ del Vecchio Testamento o della Torah, ci sono alcune parti della Torah, che sono scritte nel più bell’ebraico che è possibile vedere, proprio come quando stai leggendo il Qur’an, lo stesso stile di linguaggio. È proprio un bell’ebraico… Poi due capitoli più avanti vedrai una parte in ebraico che sembrano scritte da un bimbo di tre anni, che sta cercando di scribacchiare qualcosa in ebraico. Apparire molto colloquiale, molto dialettico come linguaggio.
Si ottiene come risultato che non è la stessa persona che sta parlando. Così, ho iniziato a chiedergli riguardo tutte le cose che ho visto e lui mi ha detto: “Quello che hai tu è un libro scritto da uomini nel corso di secoli e secoli, millenni e millenni”… Egli ha detto: “Questo libro è nato da un originale che poi è stato copiato e copiato e copiato e qualcuno ha aggiunto un errore, e qualcuno che è venuto dopo di lui ha corretto questo errore ne ha aggiunto un altro alla copia che possiede e qualcuno è venuto dopo ed ha ricopiato e saltato un rigo e aggiunto un rigo dove non ci doveva essere e qualcun altro è venuto ed ha copiato tutto e l’ha portato nel suo paese e l’ha riordinato per poterlo adattare bene alla dottrina che veniva insegnata. Ha duque dovuto depennare un puntino qui e una parola lì, o cambiare una parola qui in modo che si potesse adattare con le ideologie teologiche di questa parte del mondo. Mi ha inoltre detto: “Dopo tutti questi anni adesso ti ritrovi un libro che è stato tutto compilato e scritto dalle mani di uomini. Questi libri hanno ancora le impronte digitali degli uomini sopra. E questo è quello che ti ritrovi. Hai un imperfetto… Un libro imperfetto. Questo è stato messo a punto solo attraverso la fede”. Questo è esattamente ciò che mi ha detto.
Si tratta di un libro che è stato messo a punto attraverso la fede. Non è possibile perfezionarlo testualmente. Non è in realtà un libro perfetto, come credono coloro che credono in esso… attraverso la fede. Così, ho detto: “Ci risiamo con questa fede!! Lei sa che Dio mi ha dato un cervello per un motivo. Se lui non voleva che lo usassi, avrebbe rimosso questa ragione e questa logica che fanno parte del mio cervello, e li avrebbe sostituiti con una maggiore fede”. Quindi, sapete che io ero del parere, sapete, come si suol dire… Che mia nonna non ha allevato un pazzo! Io non sono pazzo!
Ho detto: “Non posso credere in questo… Voglio dire, in questo libro… Mi è stato insegnato: questa è la parola di Dio e ora tu mi dici che è un libro pieno di errori. E che questo viene messo a punto solo attraverso la fede il che è come se io avessi preso una Datsun del 1982 e tu mi dica che se ci credo, che lo è, può davvero essere una Mercedes. Se ci credo.
Voi sapete, che non avrebbe alcun senso… Non si può prendere un’aut dall’autoconcessionaria e dire: “No, no, se ci credi davvero, sì, guardala bene, è una Mercedes”. Così, ho detto di no. Sai, questo è un un libro pieno di errori. La religione di Dio è perfetta. Se Dio ha una religione questa è perfetta. Se lui ha un libro, questo deve essere perfetto, perché egli è perfetto. Così, ho abbandonato completamente il cristianesimo. Decisi che non ero più cristiano…
Sapete che avevo imparato alcuni concetti dalla Bibbia: che Dio era quello che non poteva ingannarmi in questo. Avevo inoltre acquisito dei concetti che spiegavano che nessuno può stare tra me e Dio, perché Egli mi ha creato senza aspettare l’autorizzazione di nessuno. Pertanto non ho bisogno di essere prendendo il permesso da qualcuno, di dover andare da lui nel caso dovessi essere perdonato per qualcosa, che dovesse venire da lui. Questo perché il giorno del giudizio, che sta per arrivare, saremo soli io e lui.
Io ancora non conoscevo i Profeti di Dio. Sapete, avevo i miei dubbi e le mie perplessità in merito a questo argomento… Così, decisi di iniziare a cercare altre religioni. Sono tornato al giudaismo. Ho studiato il Giudaismo, e trovavo le stesse cose che aveva insegnato Gesù in merito alla spiritualità. Due spiritualità ebraiche nella stessa legge. Gli ebrei avevano preso nella legge gli avanzi della spiritualità. Poi ho studiato il Buddismo, l’Induismo, il Confucianesimo, il Taoismo, Il Vikinghi, il Bushido… Sapete, ho messo le mani su tutto ciò su cui era possibile mettere le mani, ho analizzato ogni tipo di dottrina o religione. Ho studiato… e c’era una prova del nove che usavo per ogni religione e così quando vedevo… o ogni volta che incontravo delle persone o qualsiasi cosa appartenente a questa religione… chiedevo sempre loro: Avete un libro? Chiedevo se avessero un libro, perché io avevo un’altra convinzione… ero giunto alla conclusione che, se era vero che la loro religione fosse vera dovevano essere in grado di consegnarmi tangibilmente qualcosa e convincermi che questa religione è vera. Datemi qualcosa che io possa vedere. Non voglio più sentire cose del tipo “devi sentire la fede” una volta di più. L’ho sentito dire tutta la mia vita e guarda dove mi ha portato… Mi ha portato a pensare di guidare una Mercedes mentre corro in giro su una Datsun del 1982. Ho detto: “No. Dovete farmi vedere! E così ho letto Bhagavad Gita, ho letto la Torah. Ho letto le pergamene Taoiste, ho letto questo e ho letto pure il codice del Bushido, ho letto dei libri di spiritualità sui Vichinghi e tutta la roba sulla magia che hanno.
Ho letto tutte queste cose nelle quali ho trovato qualcosa di molto congruente con tutto, poichè c’erano gli stessi insegnamenti e filosofie in tutti questi importanti libri religiosi. Parlavano tutti di Dio nella Sua natura e molti di questi, hanno accennato al fatto che Dio è uno, che Dio ci manda dei messaggi e delle persone per insegnarci. Oltre a questo però erano riempiti con un interi mazzi di immondizia secondo me, per essere onesto con voi… Io non potevo logicamente crederci razionalmente. Così a circa soli 17 anni, diciamo circa diciassette anni e mezzo, ho mollato la mia ricerca riguardo Dio e sono diventato tipo arrabbiato con Dio perché ho detto: “Io lo sto cercando e non riesco a trovarlo e non so com’è, non mi dà nessun aiuto”…
Non so quanti di voi riescono a capirlo, ma è frustrante per un ragazzo di 17 anni, cercare Dio nel Mondo… Si possono incontrare un sacco di problemi, e possono accadere un sacco di cose che possono creare delle situazioni difficili. Quando ci si sente frustratri nel mondo, si arriva a pensare che, si sa, che c’è un Dio, e che egli esiste, ma a Lui in realtà non importa nulla di me, e sapete… Questi pensieri sono pericolosi per un giovane.
Così, ho iniziato a combinare tutta una serie di guai… Ho iniziato ad andare alle feste, bere… da minorenne. Ed ho iniziato a fare tutta questa roba, ma nel mio cuore ero un perfezionista… Così, quando ero un cristiano ho cercato di essere il migliore che potevo.. Se avessi voluto smettere di esserlo, andando a scegliere una qualsiasi altra religione, allora vuol dire che lo avrei fatto convinto al 100 percento. Così, è stato meglio che io abbia creduto, e quando sono tornato dopo alla vita mondana (dunia) l’ho fatto al cento per cento.
Sapete, sono stato pratico di arti marziali da quando avevo 15 anni, anche se dovetti fare due anni di fila per la pratica; e a diciassette anni pensi, credi di essere come Bruce Lee, così sono finito dentro un sacco di risse. Sono stato cacciato da scuola, son dovuto andare in un’altra scuola e lì sono stato arrestato per una rissa…
Sapete, ci sono stati una serie di incidenti; questi hanno fermato questa spirale al ribasso perché andava molto molto veloce, era molto rapida. Credevo che se avessi continuato così, in questa spirale al ribasso, sarei potuto probabilmente finire col ferire qualcuno, uccidere qualcuno, o ferire o uccidere me stesso.
Ci sono stati due incidenti che mi hanno portato ad un arresto brusco, che posso paragonare a quando si tira il freno d’emergenza; il primo è stato un incidente stradale nel quale eravamo rimasti coinvolti io e il mio amico mentre eravamo sulla via del ritorno dalla Clemson University, da una festa della confraternita. Eravamo alla guida dalle 3 alle 5 ore nel Sud Carolina ed eravamo entrambi molto ubriachi e avevo deciso che quella notte avrebbe guidato lui.
Avevo deciso di mettermi la cintura di sicurezza per la sola ragione che mi avrebbe trattenuto, così se mi fossi addormentato non sarei caduto perché la cintura mi avrebbe tenevo su. In verità non credevo nella cintura di sicurezza perché mi dicevo: “Se devo morire morirò lo stesso”. Sapete, quel genere di concezioni che si hanno. Tu sai che questa è la volta che deve accadere. Figurati se si può stare a pensare a questo tutto il tempo… Così mi levai la cintura di sicurezza e mi addormentai, e negli attimi successivi ricordo che mi svegliai sentendo che la macchina traballava.
Svegliandomi afferrai il mio amico perchè pensavo che si stesse addormentando, ma quando mi svegliai, l’unica cosa che vidi fu il limite del bosco e il marciapiede che mi arrivava in faccia dal finestrino, e la macchina che lanciandosi per nove metri stava atterrando in un fosso. Ricordo che uscii dalla macchina e la prima cosa che pensai… Sapete, la numero uno: è che non potevo credere a quanto stava succedendo. Sapete, in realtà non si pensa a tutta la propria vita. Senti che devi muoverti. Saltai fuori dalla macchina.
Poi mi resi conto che ero saltato fuori dal lato posteriore della vettura che poi era sparita. La macchina era ancora in bilico su un lato della strada, e la parte anteriore dell’auto era finita in un fosso… Tirai fuori il mio amico, che non aveva perso i sensi e lo accostai sul lato della strada. Non aveva riportato lesioni. Guardai me stesso cercando di capire se avessi riportato delle ferite ma non c’era altro che un pezzo di vetro piantato nel braccio che rimossi.
Proprio quando tutto ciò era appena accaduto dall’altra parte della strada stava passando un poliziotto che si girò e tornò indietro verso di noi. Quando tornò indietro chiese: “Cos’è successo?”. La prima cosa che chiese fu: !Hai visto cos’è accaduto? Perchè c’erano anche altre persone che uscirono fuori e”… Lui pensava che fossi anch’io un passante, perché iniziai a camminare verso di lui. Mi chiese: “Hai visto cos’è successo? Lì dove c’è quella gente”… Dissi: “Sì, ho davvero visto cos’è successo perchè mi trovavo nell’auto”.
Capite… Era come se il colore fosse improvvisamente sparito dalla sua faccia, perchè egli era scioccato. Disse: “No. Come potevi essere stato in quella macchina?”. Sapete, ovviamente ci portarono in ospedale. Il mio amico venne arrestato. Ma prima di caricarci nell’ambulanza…
Quest’uomo, che doveva essere un uomo di Dio, mi guardò e disse: “Giovane uomo! È meglio che ti renda conto che stanotte sei rimasto su questa terra per uno scopo. L’unico motivo per il quale sei ancora vivo è che Dio ha uno scopo per te. Se così non fosse, tu non saresti sopravvissuto a una situazione come quella. La gente senza uno scopo… Se non ci fosse stato per te uno scopo, allora questa notte sarebbe stata la tua ultima notte. Ne devi essere cosciente”.
[Continua in sha’a Llah…]