BismiLlah Al Rahman Al Rahim
Questa è la dunya (la vita terrena)… un momento di passaggio. Gente che viene, gente che va… Nessuno mai vi è rimasto, nessuno in questa vita può scappare dal suo destino… Destino già scritto prima della nostra nascita: come ci chiameremo, chi saranno i nostri genitori, dove nasceremo, dove moriremo, se saremo tra i Felici (gli abitanti del Paradiso) o tra gli Infelici, audhu biLlah, che Allah ci protegga dal fare questa fine (dall’essere fra gi abitanti dell’Inferno, fra coloro che non vedranno il loro Signore e non godranno della Sua vicinanza, amin).
Le persone care muoiono… E comprendi il loro vero valore quando le perdi… Il giorno sei, del mese di Shauual (quello che segue Ramadan) è morto il mio caro nonno paterno… Inna liLlah ua inna ilihi raji°un (siamo di Allah e a Lui ritorneremo). Un sentimento di tristezza, di profonda tristezza mi ha colto… La consolazione, l’unica consolazione si trova nella fede, nel sapere che alhamduliLlah è morto musulmano; la speranza è da riporre unicamente in Allah, nel Suo grande perdono e nella Sua infinita misericordia.
Egli era sempre stato affettuoso con me, ero la sua nipotina preferita… Io lo amavo molto. Mio nonno era una persona seria, di poche parole, con un grande cuore. Sin da piccola, ogni volta che ci veniva a trovare in Italia o andavamo a trovalo in Siria, mi portava piccoli preziosi regalini: mi portava proprio le cose che amavo e desideravo, che Allah lo possa ricompensare immensamente… Quando qualcuno mi faceva arrabbiare, e piangevo, mi consolava dicendo: Vedi bimba mia che queste persone ti fanno arrabbiare? Vieni da me e lasciale stare…
Aveva proprio ragione… Perché stare con persone che non ti vogliono bene, lasciando colui che ti ama e ti è sempre, sempre vicino (Allah l’Altissimo e le persone che ti amano in nome Suo)? Ricordo quando stavo ore ad ascoltarlo raccontare della dura vita di commerciante che faceva andando e venendo fra la Siria e la Turchia, della vita di un tempo, quando stava in mezzo ai suoi cari, adesso tutti morti, quando mi dava alcune perle di saggezza consigliandomi al bene e insegnandomi invocazioni che il nostro amato Messaggero ci diceva di dire al mattino e alla sera… Che Allah gliene renda merito, Allahumma Amin!
Queste sono alcune delle frasi che da ragazzina mi disse mio nonno, che mai si cancelleranno dalla mia mente:
-Figlia mia, vedi che le persone che ti elogiano non sono le persone che ti amano. Ricorda che un complimento che ti fa piacere sarà la fonte della tua perdita, perchè in verità l’uomo smette di migliorare quando inizia a pensare bene riguardo se stesso.
-Figlia mia sappi che dicono del nostro paese “paese del terzo mondo”… Poi vengono a prendere il nostro buon grano duro e ci danno il loro, tenero e umido. Prendono le ricchezze del paese dandoci in cambio i cosiddetti “aiuti”, che in verità sono poi roba scadente o scarti. Dunque non credere a quello che dicono… Le nostre terre sono piene del ben di Dio, che ci lasciassero stare e ci risparmiassero i loro aiuti!
-Figlia mia vedi, questa invocazione, detta per quattro volte, ti salva dal Fuoco. Scrivila, così la dirai ogni giorno, al mattino e alla sera… E ogni giorno ricordati di me, che sono anziano e presto morirò, ogni volta che la dici, leggi per me Surat Al Fatiha:
اللَّهُمَّ إِنِّي أَصْبَحْتُ([1]) أُشْهِدُكَ، وَأُشْهِدُ حَمَلَةَ عَرْشِكَ، وَمَلاَئِكَتِكَ، وَجَمِيعَ خَلْقِكَ، أَنَّكَ أَنْتَ اللَّهُ لَا إِلَهَ إِلاَّ أَنْتَ وَحْدَكَ لاَ شَرِيكَ لَكَ، وَأَنَّ مُحَمَّداً عَبْدُكَ وَرَسُولُكَ)) (أربعَ مَرَّاتٍ)([2]).
Oh Allah mi sono risvegliato al mattino; ti rendo testimone e rendo testimoni coloro che tengono sollevato il tuo Trono, [così come] i Tuoi Angeli e tutte le tue creature [del fatto] che Tu sei Allah, Unico senza alcun socio, e che Muhammad è Tuo servo e Messaggero. (da ripetere quattro volte).
-Figlia mia impara questa invocazione, che cancellata tutti i peccati, non dimenticare mai di dirla. Queste che ti insegno sono perle, vere e proprie perle! Immagina poche parole che lavano una montagna di cattive azioni! Quanto è Generoso e Grande il nostro Signore!
اللَّهُمَّ أَنْتَ رَبِّي لَا إِلَهَ إِلاَّ أَنْتَ، خَلَقْتَنِي وَأَنَا عَبْدُكَ (أمتك)، وَأَنَا عَلَى عَهْدِكَ وَوَعْدِكَ مَا اسْتَطَعْتُ، أَعُوذُ بِكَ مِنْ شَرِّ مَا صَنَعْتُ، أَبُوءُ([3]) لَكَ بِنِعْمَتِكَ عَلَيَّ، وَأَبُوءُ بِذَنْبِي فَاغْفِرْ لِي فَإِنَّهُ لاَ يَغْفِرُ الذُّنوبَ إِلاَّ أَنْتَ))([4]).
Oh Allah Tu sei il mio Signore, Tu mi hai creato e il sono il Tuo servo (la Tua serva) e io rispetto il Tuo patto e [credo] nella Tua promessa, per quanto riesco, Ti chiedo protezione dal male di ciò che ho fatto, riconosco a Te la Tua grazia su di me, e riconosco il mio peccato, perciò perdonami perché non c’è nessuno che possa perdonare i peccati se non Te.
Ascoltavo le parole di mio nonno, anche se mi sembravano così nuove… I suoi discorsi si giravano e rigiravano nella mia testa in attesa di essere profondamente comprese. SubhanaLlah ora, ricordando le sue parole lo ammiro molto: quanta saggezza aveva, quanta pazienza…! Chissà quanto ne aveva viste, di guerre, di cambiamenti, di persone…
Che Allah ti dia la Sua misericordia, mio nonno caro, che possa Egli perdonare i tuoi peccati e possa Egli ricompensarti, al posto mio, per ciò che mi hai insegnato, dandoti la migliore delle ricompense… Possa Egli Al Rahman, Al Rahim, accordarti il Paradiso, amin, amin, amin!